Il Retablo di Tuili è l’opera più completa tra quelle conservate e dipinte da Joan Barceló II (già Maestro di Castelsardo) intorno al 1500. La sua imponenza e le sue qualità artistiche ci permettono di analizzare il linguaggio figurativo del maestro che con questo retablo segna un punto di svolta nella sua produzione pittorica . Nel polittico, come non mai sinora, è stato possibile ricostruire la genesi figurativa che si basa in gran parte su modelli diffusi in ambito nordeuropeo, fiammingo e germanico in particolare, innestati sul variegato sostrato catalano-valenzano di fine secolo.
L’intero apparato figurativo, opportunamente reinterpretato e personalizzato con i caratteri stilistici propri del maestro, viene costruito e composto tenendo ben presente qual è il linguaggio corrente nelle botteghe europee che fecero della pittura fiamminga un riferimento obbligato ma non esclusivo.
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Ma è lo stesso imperatore romano a riservarci delle sorprese, perché è una precisa riproposizione del Re di fiori tratto dalla lastra incisa dal cosiddetto Maestro delle carte da gioco…
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Le stampe sinora analizzate appartengono a una cerchia di incisori che segna in qualche modo le tappe finali della produzione tardogotica. Esse appartengono al clima artistico che ha generato il retablo tuilese. … Le prime incisioni di Albert Dürer circolarono in Sardegna nel 1505 sorprenderà scoprire che già prima di quella data Joan Barceló II introdusse copie delle stampe del Dürer nella realizzazione del Retablo di Tuili. In particolare nel Calvario alcune figure … sono riprese da due xilografie: la Grande Crocifissione del 1496 e il Compianto sul Cristo Morto del 1500.
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… le date di realizzazione del Retablo di Tuili si collocano tra il 1496, anno di realizzazione della stampa del Dürer e il 1500 anno di stipula del censo per il pagamento del retablo.
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Questo continuo intrecciarsi di modelli che, giungendo da fonti differenti vanno a inserirsi e ripetersi nelle opere di Joan Barceló II, diviene nota caratteristica della sua modalità operativa e dimostra ancora una volta che la bottega che egli diresse fu senz’altro di primissimo piano nel contesto artistico mediterraneo.
Citazioni tratte dal saggio di Enrico Pusceddu Joan Barceló II (già Maestro di Castelsardo). Questioni di pittura in Sardegna intorno al 1500